Calcio. Il Perugia si riscatta a Novara vincendo per 1 a 0

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Il Perugia risponde presente all’appello per la corsa ai playoff. Lo fa a Novara, con una vittoria per 1 a 0, dopo un periodo, e qualche prestazione, che facevano temere una discesa libera. Si rimette in alta quota (quarto posto, in attesa delle partite di oggi) con una vittoria importantissima, e un segnale forte di volersela giocare fino alla fine. Non il miglior Perugia ieri a Novara, ma comunque una squadra molto diversa da quella vista a Trapani, e lunedì scorso al Curi contro l’Ascoli.

Una vittoria rocambolesca, decisamente voluta, e ottenuta con diligenza e anche quel po’ di astuzia, mancata troppe volte al Grifo in altre occasioni. Una squadra che ieri ha capitalizzato gli episodi a suo favore, in un match dove di episodi ce ne sono stati tanti. Tante le contestazioni dei piemontesi all’arbitro Illuzzi in due occasioni, probabilmente legittime nella prima delle due.  Brignoli neutralizza, nel primo tempo, prima Galabinov, poi Dickmann; due conclusioni pericolose, due risposte prontissime del portiere biancorosso che nega il gol. Nel secondo tempo cinque minuti di forcing assoluto del Perugia: provano, nell’ordine, Mustacchio, Forte e Terrani; poi l’azione di Dezi e Brighi che manda in gol, al 30°, lo stesso Dezi, che così decide la partita.

La squadra di Bucchi scende in campo con la difesa a tre, composta da Mancini, Monaco, Di Chiara; Fazzi, Acampora, Gnahore, Brighi, Mustacchio a centrocampo, Forte e Nicastro tandem d’attacco.

Il primo tempo vede il Novara più pericoloso dei grifoni. I piemontesi si affidano ai loro lanci lunghi, tesi a innescare Galabinov e Macheda. Il Perugia preferisce giocare la palla, è piuttosto ordinato in campo, combatte, ma non crea grandi pericoli dalle parti del portiere novarese Montipò. Galabinov al 18° stoppa la palla in area con il petto, girata al volo di sinistro, Brignoli è costretto a volare tra i pali per difendere la porta. L’altro pericolo per il Perugia arriva al 33°: azione in velocità, che parte da un lancio verticale, Macheda appoggia su Dickmann che scarica il sinistro dal limite dell’area, Brignoli dice ancora no.

Nella ripresa il Perugia parte più pimpante, si fa avanti con una certa irruenza nella metà campo avversaria, non riesce però a dare forma concreta alle sue iniziative. Al 10° Bucchi opera un doppio cambio: Terrani e Dezi prendono il posto di Nicastro e Acampora, mossa che risulterà decisiva. C’è ancora un po’ da soffrire però: al 15° Fazzi intercetta il tiro di Selasi, la palla carambola e mette in moto l’attacco del Novara, che con Lancini va in rete su assist di Macheda. L’arbitro annulla il gol per fuorigioco, interpretando l’intervento di Fazzi non volontario, fortissime le proteste dei piemontesi. Il Grifo prende in mano il  gioco, si fa pericoloso con Mustacchio, preceduto di poco dal portiere Montipò in uscita. Subito dopo (al 26°) Terrani crossa da destra per Forte, che manca di un soffio l’impatto di testa davanti al portiere.  Al 28° bella iniziativa dello stesso Terrani, che guadagna l’area di rigore e tenta il suo destro a giro, la palla esce di poco sul palo lontano. Il gol del Perugia arriva due minuti dopo: l’azione si sviluppa sulla sinistra, Dezi si fa avanti in area, poi appoggia all’indietro per Brighi che, dopo essersi aggiustato la palla, va al tiro, il rimpallo richiama in causa lo stesso Dezi, che stoppa e tira di destro battendo Montipò da dentro l’area.  Il Perugia gestisce, e bene, negli ultimi venti minuti. Dossena rileva Mustacchio al 40°. L’unico brivido è proprio al 4°, e ultimo, minuto di recupero: il colpo di testa di Scognamiglio in area colpisce il gomito di Di Chiara, che è in elevazione per murare la conclusione; per i novaresi è largo il braccio del terzino, non è cosi per Illuzzi che non concede il rigore.

Il Perugia espugna il Piola, si rilancia in classifica e attende il Verona martedì in casa, per un incontro che potrebbe essere decisivo per la sua stagione. Sorpassa il Benevento (fermato in casa dal Vicenza); oggi di scena Cittadella-Carpi, Spezia-Entella, Bari-Verona; incroci che cominceranno a delineare la classifica di vetta. Il Grifo è in lizza con i suoi 56 punti e cinque partite da giocare: dopo il Verona, si va a Vercelli. Spezia, Latina, Salernitana saranno le ultime tre avversarie del Perugia.

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